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Reyna 2016 – Michele Chiarlo

Reyna 2016 - Michele Chiarlo
Written by Piero Pardini

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Credits: © Michele Chiarlo

La cantina viene fondata da Michele Chiarlo nel 1956 a Calamandrana, nel territorio del Monferrato. I vini provengono da 150 ha di vigneti (70 di proprietà, di cui 10 a Barolo e Barbaresco e 20 nella zona del Nizza) ubicati tra Langhe, Monferrato e Gavi, all’interno dei più importanti crus del Piemonte: Cannubi e Cerequio a Barolo, Tenuta La Court a Castelnuovo Calcea, Asili e Faset a Barbaresco, Rovereto a Gavi.
La filosofia produttiva si concretizza in scelte rigorose in vigna come in cantina, privilegiando la vocazione, la storicità dei vigneti e l’eccellenza alla quantità: non imbottigliando mai i grandi crus in annate minori, in cui la qualità non è ritenuta soddisfacente.

La prima annata di Barolo prodotta da Michele Chiarlo è il 1958, poco tempo dopo aver preso il suo diploma alla scuola enologica di Alba. Negli anni ’70 Michele inizia a selezionare i migliori appezzamenti di Langhe, Monferrato e Gavi guidato da un sogno: elevare la qualità della Barbera.

La prima annata di produzione dei crus di Barolo, Barbaresco e Barbera risale al 1978.
Negli anni ’80, sono tra i primi in Italia a praticare i diradamenti in vigna mirati al raggiungimento di una maggiore qualità e maturazione dei grappoli selezionati. Nel 1988, viene acquistata una tenuta all’interno del cru Cerequio, a La Morra, e nel 1989, un vigneto a Cannubi: due delle aree viticole più storiche e prestigiose nella zona del Barolo.
Segue, nel 1995, l’acquisizione di La Court, una splendida tenuta di 20 ettari nel cuore storico delle denominazioni Barbera d’Asti e Nizza DOCG, da cui provengono le Barbera più importanti della Cantina e dove nel 2003 nasce l’Art Park La Court, il primo esempio di land art tra i vigneti.
 Negli anni ’90, i due figli di Michele entrano in azienda: Stefano si occupa della parte agricola ed enologica mentre Alberto della parte commerciale e del marketing.
Guidati dalla volontà di “far vivere i vigneti”, nel 2011, danno vita a Palás Cerequio, il primo Relais interamente dedicato al Barolo, ubicato nel cuore dell’omonimo cru.
La Tenuta La Court e il Relais Palás Cerequio si trovano all’interno delle zone che compongono il cinquantesimo sito Unesco d’Italia: i «Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato», dichiarati Patrimonio dell’Umanità nel 2014.

Proprietà: Michele Chiarlo
Conduzione enologica: Stefano Chiarlo, Gianni Meleni
Conduzione agronomica: Stefano Chiarlo
Viticoltura: ecosostenibile
Ettari vitati: 120
Bottiglie prodotte: 1.100.000
Vendita diretta: sì
Visite in azienda: sì
Anno di fondazione: 1956

Vino: Barbaresco Reyna DOCG
Denominazione: Barbaresco D.O.C.G..
Composizione varietale: 100% Nebbiolo.
Comune di produzione: Barbaresco, Neive.
Titolo alcolometrico: 14% vol.
Annata: 2016.
Terreno: marne argilloso-calcareee grigio bluastre con buona presenza di microelementi nel vigneto di Barbaresco, più sabbiosi i terreni del vigneto in Treiso.
Esposizione: sud est / sud ovest.
Forma di allevamento: guyot.
Vendemmia: raccolta manuale, preceduta dal diradamento a fine estate dei grappoli in eccesso.
Vinificazione: in vasche d’acciaio. 17/18 giorni di macerazione a contatto con le bucce e bagnatura soffice del cappello con il sistema “a doccia” ad una temperatura compresa tra i 32 e 27 °C. Fermentazione malolattica in acciaio.
Affinamento: almeno 2 anni di cui 18 mesi in botti grandi prima dell’affinamento in bottiglia.
Temperatura di servizio: 18°C.

Reyna 2016 - Michele Chiarlo

© Ph. Piero Pardini – The Wolf Post

Esame visivo
Limpidezza: limpido
Colore: rosso rubino
Consistenza: abbastanza consistente
Osservazioni: con riflessi granati.
Grana bollicine: – – –
Numero bollicine: – – –
Persistenza bollicine: – – –

Esame olfattivo
Intensità: intenso
Complessità: complesso
Qualità: fine
Descrizione: floreale, fruttato, speziato e tostato
Osservazioni: sentori di fiori rossi come rosa rossa e peonia, frutti a bacca rossa come prugna e frutta sotto spirito, pepe nero e vaniglia, note di caffè in polvere e tabacco.

Esame gusto – olfattivo
Morbidezza
Zuccheri: secco
Alcoli: caldo
Polialcoli: abbastanza morbido
Durezza
Acidi: fresco
Tannini: abbastanza tannico
Sostanze minerali: abbastanza sapido
Struttura: di corpo
Equilibrio: abbastanza equilibrato
Intensità: intenso
Persistenza: persistente
Qualità: abbastanza fine
Osservazioni:

Considerazioni finali
Stato evolutivo: pronto
Armonia: abbastanza armonico
Abbinamenti: cotolette di pecora alla brace.


Etichette recensite:
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Michele Chiarlo
SS Nizza-Canelli, 99
14042 Calamandrana (AT)
Phone +39 0141 769030
E-mail: info@chiarlo.it
Website: www.chiarlo.it

About the author

Piero Pardini

Founder and editor of "The Wolf Post", Italian based International digital wine platform.
Freelance Journalist.
Wine critic and Sommelier.
He has also written about sports and technology for some specialized magazines.
Co-author of the authorized biography "Gianni Clerici - The writer, the poet the journalist", Le Lettere, Firenze.

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